mercoledì 10 settembre 2008

Crisi

Non è una vera crisi, ovvero credo di essere al limite delle mie forze di sopportazione da non poter sostenere una crisi.
Un'altra lite mi ha mandata davvero all'esaurimento,sono stati giorni in cui sentivo di non trovare più motivazioni alle mie azioni, e di essere solo un burattino. Perchè la gente si accomoda su di me? cos'ho di così accomodante da non poter risolvere i miei problemi ed esserne vittima di quelli altrui..
Ho abbandonato la NeF che voleva annullarsi per non pensare più al suo futuro, ai suoi bisogni. E cercavo con tutte le mie forze di risolvere gli altri, trovandone appagamenti.Ma i miei problemi mi martellavano, erano chiusi in un cassetto in cui piangevano e irrimediabilmente imprimevano la materia, x uscire, per respirare e ricordarmi, sudata e nel panico, che esistevano ancora. Non posso soffocarli.
Sento di dover vivere da sola per trovare le mie risposte, ho corso come un cavallo sbizzarrito e buttata nelle braccia di chi poteva assistermi, nutrendo affetto sì..ma quanto?
per amare avrei dovuto capire che...bisogna essere a posto con se stessi.
E adesso mi manca, ma so ke non posso lasciare a metà ciò che mi sono imposta.
Vorrei che tutti coloro che mi hanno usata per poter essere ascoltati, aiutati, senza capirmi, senza lasciarmi scampo capissero quanto io stia peggio di quanto potessero immaginare...
Vorrei tanto degli amici a cui confidarlo...
e poter buttar fuori quello che ho dentro...

sabato 6 settembre 2008

maledetti test di ammissione

Bellissimo.Alto,capelli nerissimi..quella barbetta che piace..e gli occhi scuri e profondi..ogni tanto un sorriso bianchissimo,come se sorridesse solo perchè ne avesse la consapevolezza.Non è possibile..che sia un professore di matematica.Potrebbe essere il mio ragazzo.Ok,anche della mia compagna di banco, di quella di fronte a me e quella di dietro.. diciamo della stramaggioranza delle ragazze, di un complesso fatto solo di ragazze, presenti nell'aula auditorium del palazzo grigio e monotono, pullulante di odori di cipolla e umidità.Tutte improvvisamente colpite dal terremoto della passione. Quel professorino di matematica, come ci vuol far credere, si chiama Giorgio..ed il suo nome è rimbalzato sui muri trasformandosi in un urlo di felice compiacenza..Arriva con la presunzione di spiegare semplici passaggi mentali, irritandomi alquanto..La ritrovo qui...la motivazione per la quale odio, odio profondamente tutti i matematici del mondo, tutta la gente che parlerebbe anche attraverso una disequazione...Tutti hanno un'unico (e haimè,vero) pregiudizio: le ragazze, perlopiù laureande in lettere, sono assolutamente incompetenti nelle materie scientifiche, e oltretutto anche irrecuperabili.Grrr...Lo odio!è così che ho pensato, ed anche un millesimo di secondo dopo aver pensato che lo adoravo. Le sue battutine,gli ammiccamenti al "linguaggio" matematico e la gaffe della cerniera dei suoi jeans rimasta aperta mi hanno completamente infuriata.."volete che vi spieghi questo passaggio con un ulteriore scomposizione?Non l'ho fatto perchè era sottointeso che si capisse"E' venuto qui, a distruggermi la giornata con questo visino, queste spalle e questa orrenda, oscena atmosfera di sottomissione che ci assegnava.E' Alessio tra 8 anni.E quindi lo odio.Ma che significa? Era l'impressione o la verità che tutti i prof che l'hanno preceduto erano dei vecchiacci maniaci? E perchè tutte le prof che hanno sostenuto le lezioni di questi fantomatici pre-test di ammissione all'università erano tutte abbronzatissime e pateticamente limpide di essere soddisfatte sessualmente con regolarità? Nemmeno una acida,nemmeno l'ombra di un lontano accenno d'invidia...Eccerto, se lo conoscono...le care professoresse hanno avuto accanto al titolo di laurea il libero accesso al bottone dei suoi jeans.Battutine talmente idiote eppure qualsiasi cosa dicesse di vagamente scherzoso provocava la risatina generale.Ha fatto spettacolo come Rocco siffredi lo ha fatto attorno alla piscina, solo che invece di mangiarsi la patatina, mangiava 1/4 della "torta", ovvero il 25 % di quel disegnino elementare diviso in 4 spicchi."Chiaro?" Titubante come se lo avesse insegnato alle scimmie antropomorfe...E fisso la battutina Idiota ammiccante, tipica i chi si sente davvero ma davvero figo, al punto i non curarsi di quanto poco intelligente sia quello che dice. Se fosse stato un anziano epocale e disgustoso, al pronunciare la battuta ci saremmo guardate e alzate tutte per andar via.Ed io...che ho sempre avuto un debole per il secchione,oltretutto sapientone e bello da mozzare il fiato, sento che sto per invadere di orgasmatica rabbia l'intero auditorium, e chiudere il becco a Giorgio, il signor ingegnere, e dirgli, che seppure è davvero bravo nel suo lavoro, è talmente idiota da non capire quanto dà fastidio sentirsi Asine, brutte come me, e oltretutto l'unica a sapere cosa sia Woodstock, parola chiave di un evento davvero importante,impresso nelle menti generali e ricco di significato per te, ma essere assente proprio quando avresti voluto saper se nell'intera aula qualcuna ne avesse sentito mai parlare..